PRINCIPALI FONTI DI INQUINAMENTO E INQUINANTI DELLE ACQUE
L'inquinamento delle acque dolci e marine da plastica è un problema ambientale significativo, derivante da diverse fonti e attività umane. Ecco una panoramica delle principali fonti di inquinamento plastico:
1. Rifiuti domestici e commerciali
La gestione inefficace dei rifiuti solidi urbani porta alla dispersione di materiali plastici nell'ambiente. Questi rifiuti possono essere trasportati da vento e pioggia nei corsi d'acqua, raggiungendo infine mari e oceani.
2. Microplastiche da prodotti di consumo
Le microplastiche, particelle inferiori a 5 millimetri, provengono da diverse fonti:
- Microfibre tessili: Durante il lavaggio di indumenti sintetici, piccole fibre plastiche si staccano e, non essendo completamente filtrate dagli impianti di depurazione, finiscono nei corpi idrici.
- Prodotti cosmetici e detergenti: Alcuni prodotti contengono microgranuli di plastica che, attraverso gli scarichi domestici, raggiungono i sistemi fluviali e marini.
3. Attività agricole
L'agricoltura contribuisce all'inquinamento plastico attraverso l'uso di materiali come tubi per l'irrigazione e contenitori per fertilizzanti. Se non gestiti correttamente, questi materiali possono degradarsi e rilasciare plastica nell'ambiente.
4. Settore edilizio
I progetti di costruzione e infrastrutture generano rifiuti plastici, come materiali di imballaggio e componenti edili. Se non smaltiti adeguatamente, questi rifiuti possono contribuire all'inquinamento delle acque.
5. Trasporto fluviale dei rifiuti plastici
I fiumi agiscono come vettori principali nel trasporto dei rifiuti plastici dalle zone interne verso gli oceani. Studi hanno rilevato che oltre l'80% dell'inquinamento plastico oceanico proviene da più di 1.000 fiumi, inclusi corsi d'acqua di piccole dimensioni che attraversano aree urbane densamente popolate.
6. Settore turistico
Il turismo intensivo, soprattutto nelle aree costiere, aumenta la produzione di rifiuti plastici. La mancanza di infrastrutture adeguate per la gestione dei rifiuti in queste zone può portare alla dispersione di plastica nell'ambiente marino.

Sitografia
Greenpeace, Copernicus Marine, Ambiente Mare Italia